domenica 29 marzo 2009

MARZO PAZZERELLO...

... fa volar via anche il cappello!
Ed eccomi, appena appena in tempo, quando questo mese di marzo, freddo, ventoso, con qualche bella giornata di sole e tanta pioggia, sta volgendo al termine, con la terza tappa del Sal Bent Creek di Pat.
Ho terminato il ricamo adesso, adesso mentre guardavo, o meglio, ascoltavo il Gran Premio di Australia di Formula 1, grande passione di "marito dei sogni", ferrarista sfegatato; passione peraltro da me ampiamente condivisa!
Questo è il risultato:



La giornata uggiosa di oggi non mi ha regalato fotografie migliori; ho arricchito il ricamo con un bottoncino di cristallo "Swarovski" che offre piacevoli riflessi alla luce in contrasto con i colori cupi, sebbene raffinati, di questo schemino. La brunitura fa sì che il bottone scelto non strida con il tono dell'insieme.
Come per le scorse tappe del Sal, ho scelto di abbinare al ricamo un testo poetico che, in qualche modo, lo rappresentasse. La mattinata piovosa, così malinconica nel suo umido e freddo inzio, mi richiama immediatamente alla mente il testo della canzone "Giardini di marzo" scritto da Mogol e interpretato da Lucio Battisti...
A volte, queste giornate un po' così... Inaspettate, anche se annunciate, riportano alla mente ricordi, fanno emergere pensieri tristi e un po' di nostalgia... Ma sono solo veli che il vento tiepido della primavera farà volare lontano, come palloncini nel cielo...

Giardini di marzo
Il carretto passava e quell'uomo gridava "gelati!"
al ventuno del mese i nostri soldi erano già finiti
io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti
il più bello era nero coi fiori non ancora appassiti
All'uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri
io restavo a guardarli cercando il coraggio per imitarli
poi sconfitto tornavo a giocar con la mente e i suoi tarli
e la sera al telefono tu mi chiedevi perchè non parli

Che anno è
che giorno è
questo è il tempo
di vivere con te
le mie mani come vedi
non tremano più
e ho nell'anima
in fondo all'anima
cieli immensi
e immenso amore
e poi ancora ancora amore
amor per te
fiumi azzurri
e colline e praterie
dove scorrono dolcissime
le mie malinconie
l'universo trova spazio dentro me

ma il coraggio di vivere
quello ancora non c'è...

I giardini di Marzo si vestono di nuovi colori
e le giovani donne in quel mese vivono nuovi amori
camminavi al mio fianco e ad un tratto dicesti
tu muori...
se mi aiuti son certa che io ne verrò fuori
ma non una parola chiarì i miei pensieri
continuai a camminare lasciandoti attrice di ieri


Che anno è

che giorno è

questo è il tempo
di vivere con te
le mie mani
come vedi
non tremano più
e ho nell'anima

in fondo all'anima

cieli immensi
e immenso amore
e poi ancora ancora amore
amor per te

fiumi azzurri e colline e praterie

dove corrono dolcissime

le mie malinconie

l'universo trova spazio dentro me

ma il coraggio di vivere

quello ancora non c'è...

quello ancora non c'è...


3 commenti:

girasolina ha detto...

Hai descritto perfettamente il risveglio di questa domenica nella mia casa.
Sveglia presto, orologi da cambiare, formula 1 guardata col maritozzo sul divano.
Fuori mentre il cielo è ancora scuro, i pensieri si fanno nostalgici...
Buona domenica
Stefania

Anonimo ha detto...

Il cielo plumbeo di questa domenica è rallegrato dai vostri racconti e dai vostri ricami.
Qui ho trovato un raggio di sole!!!
Baci
Felice domenica
Mariarita

MANUELA ALBANESE ha detto...

ma che bello hai attaccato un campanello al mese di marzo!
Bellissima idea,
Manuela