lunedì 17 agosto 2009

FERRAGOSTO CON PAELLA

Sognando, anzi come ho scritto nel post precedente, bramando le vacanze, ecco che per ferragosto abbiamo pensato di deliziare gli ospiti della nostra casetta dei sogni con un menù veramente vacanziero.
Atmosfere spagnole per il piatto principale, la Paella alla valenciana, innaffiata da un'immancabile sangria e siciliane per il dolce, cannoli alla ricotta, in memoria delle passate vacanze a Lampedusa e come anticipo di ciò che, solo marito dei sogni causa intolleranze, presto si slapperà!

Approntare un'ottima paella è davvero semplicissimo e, preparando molti ingredienti con un po' di anticipo, anche veloce e di poca fatica.
Innanzitutto vanno tagliati a pezzettini tre peperoni, uno rosso, uno giallo e uno verde e vanno cotti in padella con una cipolla affettata e rosolate in alcune cucchiaiate di olio. Nel frattempo va tagliata a bocconcini la carne: conoglio, lonza di maiale e alcune cosce di pollo che si faranno rosolare in un'altra padella sempre con un po' di olio.


Quando la carne sarà rosolata va aggiunta ai peperoni, si sala e si continua a cuocere con un mestolo di brodo se necessario.


Nel frattempo di saltano i calamari (o le seppie come nel mio caso) e si aggiungono alla padella di peperoni e carne, si unisce la polpa di uno o due pomodori freschi e i fagiolini, precedentemente lessati e tagliati a pezzetti. Si continua la cotture e, se necessario, si aggiusta ancora di sale. Poi vanno cotte le cozze e gli scampi.
Ho saltato solo pochi minuti le cozze con uno spicchio d'aglio e abbondante prezzemolo, mentre gli scampi li ho sfumati con del brandy.


Infine ho preparato il riso pilaf. Ho soffritto velocemente il riso in poco olio e ho sfumato con il vino bianco prima di cuocere in forno a 200° per circa 16 minuti con il brodo e lo zafferano.



Quando il riso è pronto si unisce alla padella di carne e pesce e si guarnisce il tutto con gli scampi e le cozze. E questo è il golosissimo risultato!!!!!


PARENTESI "RICAMERECCIA"... Prima di postare le foto dei cannoli siciliani.
Le bellissime ed originali presine a forma di gatto sono autentici capolavori di mamma dei sogni, una vera specialista nel lavoro all'uncinetto. Ha una pazienza e una mano meravigliosa che le invidio molto, ha creato veri e propri capolavori, trine preziosissime che custodisco gelosamente, ma queste sono simpaticissime creazioni che l'hanno davvero molto divertita e che io esibisco con infinito orgoglio nella mia cucina "dei sogni".





Ed ecco invece un bel vassoio di cannoli sililiani!!!



Ecco la ricetta che ho utilizzato:

Per i cannoli:
300 gr. di farina
10 gr. di zucchero
1/2 bicchiere di marsala
1 pizzico di sale
zucchero a velo
olio per friggere

Per il ripieno:
700 gr. di ricotta di pecora
200 gr. di zucchero a velo
100 gr. di canditi misti tagliati a pezzetti fini
100 gr. di gocce di cioccolato
ciliegine candite per guarnire
vanillina
cannella in polvere
Marsala

Ho lavorato la farina con lo zucchero, il sale e il marsala sulla spianatoia fino ad ottenre una palla omogenea che ho lasciato riposare un paio d'ore.
Ho steso la pasta in maniera piuttosto sottile con la macchina per la pasta. L'ho poi tagliata a quadrati che ho avvolto attorno agli appositi cannoli di acciaio oliati. Li ho fritti immergendoli in olio ben caldo e poi li ho lasciati sgocciolare.

Il ripieno è velocissimo da preparare ed è delizioso. Ho passato la ricotta al setaccio e l'ho diluita con alcuni cucchiai di Marsala, la ricetta suggeriva il latte, tuttavia ritengo che il liquore faccia da contrappunto a quello usato per l'impasto, conferendo carattere maggiormente definito al dolce.
Poi ho aggiunto lo zucchero a velo, i canditi, la vanillina, il cioccolato e la cannella.
Ho riempito i cannoli al momento di servire decorando con mezza ciliegina per lato e spolverando di zucchero a velo.



Inutile dire che non ne sono avanzati!
Nel tardo pomeriggio ci siamo invece trasferiti, anche se solo con il pensiero, nella nostra adorata Roma e, in memoria delle grattachecche che si gustiamo sempre nel chiosco vicino all'isola Tiberina, sul Lungotevere degli Anguillara, ce ne siamo gustati una rinfrescante, nonchè buonissima, al lemon-cocco... Per chi non conoscesse la grattachecca, si tratta della vera granita ottenuta "grattando" il ghiaccio con una specie di pialletta. Il ghiaccio diluito con gli sciroppi diventa quasi acquoso, tuttavia i pezzettini che restano sono piacevolmente intatti a lungo, insomma una meraviglia da provare!!!
Così evitando il traffico, le code e il caldo afoso, ieri veramente insopportabile, ci siamo goduti un magnifico pomeriggio in famiglia, viaggiando con la fantasia aiutati da piatti gustosi, nel fresco della nostra casetta, rtemprandoci e riposandoci lontano dalal folla.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Woooooooooooooooow Berty che gourmet!!!
Condivido con te questo cavallo di battaglia che riservo agli ospiti, è sempre gradita una buona e ricca paella!!! La tua + fantastica, brava!!!
Bacionissimi
Mariarita
belle le presine, sfiziose!!!

Marm ha detto...

La paella mi ricorda un'estate alla scoperta di Costa Azzurra, Provenza, Camarga, Coste Basche, Costa Brava, Barcellona...
E la grattachecca della Sora Mirella? I tanti Ferragosto a Roma.
Grazie Berty. Marm

Elena ha detto...

Mamma che buoni.... Quand'è che li rifai???? Avvisami, così parto in tempo, eh!!!
Ciao, Elena.

Berty ha detto...

x Mariarita:

hai perfettamente ragione la paella è un cavallo di battalgia che non tradisce mai, poi non so perchè, ma porta allegria e convivialità!

Berty

Berty ha detto...

x Marm:

non mi parlare della Sora Mirella! Con marito dei sogni ne parliamo un giorno si e l'altro pure e sai quanto anche tuo genero adori Roma!

Berty

Berty ha detto...

x Elena:

guarda che ti prendo in parola! La porta di casetta dei sogni (quella vera intendo) è sempre aperta per gli amici vecchi e nuovi!

Berty