sabato 8 novembre 2008

LAMPEDUSA...

Saranno le giornate che si stanno progressivamente accorciando, la nebbiolina e l'umido... Sarà che pur amando l'inverno mi sta venendo nostalgia dell'estate appena passata... Sarà che le vacanze quest'anno sono state al di sopra di ogni nostra aspettativa, tanto che un post a questa meravigliosa isola e alla sua altrettanto splendida gente va scritto.

Lampedusa è un vero e proprio scoglio in mezzo al mare, l'impatto per chi ci arriva per la prima volta è notevole e per noi addirittura sconcertante.
Siamo partiti ai primi di settembre con un volo alla mattina presto. Partivamo con un clima decisamente fresco divenuto addirittura polare in aereo. Impressionante l'atterraggio: la pista a Lampedusa parte dal mare e finisce con il mare, ai lati, deserto... Siamo stati accolti e soffocati da aria caldo umida e una temperatura che, alle 8.30, arrivava già a 42 gradi! Scirocco ci hanno spiegato...
Per i primi giorni non abbiamo avuto tregua: le spiagge a Lampedusa sono poche (l'isola è circa 14 km quadrati) pertanto assai affollate, piene di sdraio e ombrelloni, il caldo soffocante, nemmeno i bagni davano refrigerio. Per noi che abbiamo sempre cercato vacanze lontano dalla folla è stato un inizio poco piacevole!
Ma Lampedusa è un posto veramente magico che si ama piano piano, quando si abbandona l'idea di vacanza consueta e si adottano nuovi ritmi, più lenti e rilassanti. Noleggiato lo scooter abbiamo cominciato a esplorare l'isola, mi ha colpito tantissimo il profumo dell'aria impregnata di finocchietto selvatico, santoreggia ed elicriso.
Il caldo non consentiva un'intera giornata in spiaggia così abbiamo iniziato a scoprire l'isola: per prima cosa la gastronomia locale con gli arancini (spettacolari per chi viene dal nord e ne sente solo tessere le lodi), i cannoli, le insalate di polpo a prezzi incredibilmente bassi...
Poi la barca con la quale abbiamo più e più volte fatto il giro dell'isola. Così abbiamo conosciuto il Barracuda di Andrea che, con la moglie Tania e il figlio Rosario, ci hanno accolto come in famiglia, facendoci dimenticare le classiche gite per turisti (arcipelago della Maddalena in Sardegna ad esempio). Salutarli, tutti con gli occhi lucidi, è stato difficile, non possiamo dimenticare la gentilezza, la cortesia, la loro disponibilità e nemmeno la cucina di Tania: i suoi sgombri sott'olio, le alici e le triglie marinate, i suoi dolcetti di mandorle, il "caffè lampedusano" con la cremina e la scorzetta di limone, il delizioso vino bianco camuffato da the verde... Inutile dire che le uscite con loro e con la compagnia che si era create si sono moltiplicate diventando il fulcro della nostra vacanza. Tuffarsi alla Tabaccara, al Vallone dell'acqua e nel lato nord dell'isola è come immergersi in un acquario, si è circondati da centinaia di pesci e i fondali sono spettacolari anche per chi, come noi, si limita solo a fare snorkeling.
Il fascino unico di quest'isola priva di coltivazioni, di acqua dolce, di piante e di ombra si coglie, dopo lo sconcerto iniziale, in ogni aspetto. I colori che il paesaggio assume sono solo apparentemente monotoni: lo scirocco della nostra prima settimana ha portato caldo, umidità e una certa foschia che contribuiva a creare tramonti strani e affascinanti con colori "sabbiosi" e caldi; quando il vento ha ceduto ad un clima ideale e ventilato, i colori sono improvvisamente esplosi regalandoci scorci spettacolari.
La spiaggia dei conigli è, per questo motivo, il posto più incredibile che abbia mai visto. Ci si arriva scendendo un sentiero ben tracciato per una decina di minuti ed il paesaggio che si offre alla vista durante questo tragitto è da mozzare il fiato. Credo veramente che quel mare nulla abbia da invidiare alle Maldive o ai Caraibi, non ci sono parole che rendono la bellezza di quel luogo, riserva marina protetta e riparata, dove le tartarughe nidificano e i pesci giocano con i bagnanti e quasi si lasciano toccare...
Poi ci sono tutta una serie di piacevoli scoperte: c'è la gita a Linosa con la spiaggia di sabbia nera vulcanica, il tour con il gozzo di Giovanni, il bagno nelle grotte e i fondali scoscesi,; di nuovo a Lampediusa il bagno al tramonto con i delfini, il pesce della pescheria "da Gianni" incredibilmente economico, gli aperitivi al "13.5" con il suo fantastico buffet, le mie adorate granite siciliane (imprescindibili per me intollerante al lattosio) alla mandorla e al caffè, il magnifico negozio di ceramiche in via Roma... E poi la gente, gentilissima e accogliente, che si adatta ad innumerevoli attività lavorative che cambiano con il mutare delle stagioni, la raccolta differenziata che restituisce un'isola linda, "sporcata" solo dalla maleducazione di molti turisti... Un luogo e molte persone che ci sono rimaste nel cuore... Alla fine è solo un arrivederci alla prossima estate...

1 commento:

Trivago ha detto...

Complimenti per il tuo blog!

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