martedì 25 novembre 2008

MARIAGE FRERES

Parigi è una città meravigliosa (non quanto Roma, per la quale abbiamo un legame speciale), ci torniamo sempre con immensa gioia con la sensazione di immergerci un mondo tanto diverso da quello in cui viviamo. Ci si torna magari fuori stagione, magari affittando un appartamento a Les Halles, magari scansando le mete abituali del turista affrettato... E' in questi momenti che Parigi si schiude a noi e ci offre sempre sorprese che, veramente, coinvolgono i nostri sensi.

Non so perchè ma ci siamo sempre andati tra gennaio e febbraio, stagioni apparentemente inusuali e inospitali, in realtà congeniali a noi e alle nostre "abitudini parigine".
Tante sono le piccole cose per noi indimenticabili: il kebab-panino mangiato a place des Vosges in un gennaio insolitamente mite; il tramonto sulle sdraio ai giardini de le Tuileries a guardare i bimbi spingere le loro barchette nelle fontane, quasi la Parigi dei romanzi ottocenteschi... Lo stesso clima che si coglie al Museo Jacquemart-Andrè, in realtà una casa museo che raccoglie le collezioni (e le passioni) dei suoi antichi possessori, dove tutto appare reale e vivo; i concerti d'organo pomeridiani a Notre Dame e a Saint Sulpice, strumenti dai suoni maestosi e pieni che riempiono l'anima.
Anche il Louvre può riservare sorprese e svelare una delle sue numerose facce a chi, per curiosità o per passione, lascia la galleria degli italiani, la sezione egizia, greca e romana alle spalle e alla folla, lasciandosi affascinare dalla sezione islamica, dalle maioliche italiane, dal tesoro dei re di Francia. Ciò che resta del meraviglioso tesoro di Saint Denis (e l'abbazia, a nord di Parigi, merita davvero una visita), scampato allo scempio della rivoluzione, si può ammirare anche in un'altra chicca parigina, il Cabinet des Medailles della Bibliothèque Nationale, dove tra gemme, cammei e olifanti, si può ammirare una vasta collezione di placchette bronzee.
E ancora l'Institute du Monde Arabe, struttura modernissima, perfettamente integrata nel centro storico della città, con una magnifica vista sull' Ile de la Cite e una sala da the con dolcetti orientali buonissimi, il Viaduc des Arts, vicino a place de la Bastille, un viadotto ferroviario trasformato in un giardino con meravigliosi negozi (tra i quali Les bonheur des dames un paradiso per chi, come me, è appassionata di cucito e ricamo) e soprattutto Mariage Frères...
Come descrivere questa meravigliosa sala da the in stile coloniale? Si trova nel cuore del Marais, in una viuzza silenziosa e nascosta; ancor prima di entrare si è avvolti da un meraviglioso profumo di the, varcata la soglia si entra in un mondo a parte. Sulla destra il negozio: dietro un bancone 4-5 commessi esaudiscono i desideri dei clienti tra centinaia di the, sugli scaffali gelatine, cioccolata, biscotti, candele, incensi, tutti a base di the e ancora libri, tazze, teiere, poi gente, tanta, curiosa, estasiata, incantata...
Al primo piano un piccolo museo del the, ma ciò che veramente rende indimenticabile ogni nostro soggiorno nella Ville Lumière è la sala da the vera e propria.
Pretenziosa all'apparenza come lo è la cordiale ma distante gentilezza dei camerieri, ma dopo tre, quattro pomeriggi a fila anche loro si sciolgono e accompagnano nella scelta del the... Un luogo incantato nel quale si può rimanere seduti a gustare la bevanda e chiacchierare, senza che nessuno disturbi, dimenticandosi del tempo che scorre e sentendosi, finchè la teirea non è completamente vuota, immersi in questa città e parte di essa...







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