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lunedì 25 luglio 2011

LUOGHI D'INCANTO PER OGNI STAGIONE

La vacanza per noi è sinonimo di mare, solo nell'acqua, seguendo l'orizzonte, in uno spazio sospeso tra cielo e terra, ci sentiamo davvero liberi e in pace...
Solo in questo elemento carico dei colori del cielo, della natura circostante, esaltati dal sole, resi mutevoli dell'umidità e dal vento, dei profumi più vari, riusciamo davvero a lasciarci alle spalle la stanchezza e lo stress che, in città, ci rende insofferenti.
Non è di mare che voglio parlare, ma di una piacevole scoperta in montagna, dove simo stati per un "week end lungo" a marzo e dove siamo tornati a giugno per una settimana.

La montagna d'inverno, anche se non vi pratico alcuno sport, per me è magica; ecco perchè abbiamo deciso di tentare la "sorte meteo" e "scoprire" una nuova zona dell'Alto Adige, la valle Aurina e, in particolare, Campo Tures.
Così, mentre in pianura imperversavano pioggia e freddo noi ci siamo regalati 4 giorni splendidamente assolati nonostante il freddo. Una meraviglia di colori incredibilmente vividi, la neve luccicante, come composta da miliardi di diamanti, l'aria cristallina e limpida che penetrava a stilettate nei polmoni, lacerandoli ma aprendoli... Che dire una scoperta continua di paesi piccoli e lindi dalle chiesette-gioiello, passeggiate ed escursioni da sogno...


L'imponente castello di Sand in Taufers visto dalla ripida stradina da cui si arriva, un micione (che abbiamo nuovamente incontrato a giugno), serafico, anzi, severo e ieratico, incurante del freddo e di noi e la vista sulle montagne dalla chiesa di Predoi, l'ulimo paese della valle, al confine con l'Austria.


Seguedo la strada che oltrepassa Riva di Tures, si arriva ad un parcheggio da cui comincia un sentiero sterrato che attraversa tutta la valle dei Dossi. Si tratta di un percorso che, nonostante l'abbondante neve, è stato veramente molto piacevole e agevole anche per chi, come me, ha la camminata da pianura e si destabilizza con un minimo dislivello! Bellissimo vedere le cime circostanti delle Vedrette di Ries e del Gruppo Rieserferner e, ancora di più, giungere, dopo circa un'ora, alla malga (Knuttenalm) dove ci siamo regalati uno strepitolo piatto tirolese, strudel con panna e varie tazze del nostro nuovo must: il te al sambuco.

Lo splendore dei luoghi, dal punto di vista naturale e culturale, ci hanno spinto a ritornrci a giugno per un'intera settimana. Il tempo non è stato, purtroppo, così clemente come a marzo, tuttavia siamo riusciti a regalarci tutte le escursioni che avevamo programmato senza pioggia, intervallate da lunghe e piacevoli spste alla spa dell'albergo.


La valle Aurina e le tante meraviglie da visitare, tra le quali il Centro del Respiro e il museo delle miniere di Predoi dove, con un trenino, muniti di caschetto e impermeabile, si entra nel cuore della montagna; la chiesetta di S. Valburga dal paesino di Caminata; la salita al castello addentrandosi nel bosco per un sentiero nebbioso; la "spianata" dell valle dell'Aurino che da Campo Tures conduce verso la bella chiesa dell'Assunta e ancora tanto e tanto e tanto ancora...


... come la passeggiata verso la malga dei Dossi (Knuttenalm) con un clima e una stagione diversi. Che meraviglia vedere, per la prima volta, distese e distese di rododendri fioriti e tanti altri fiori colorati, un incanto per gli occhi e lo spirito. E che bello scoprire che, senza la neve, alla malga si arriva in un attimo, guardarsi un secondo negli occhi e decidere che sì, si può fare...
E allora proseguiamo verso il parco degli Alti Tauri in Austria, seguendo lo stesso sentiero sterrato che in passato era una strada, percorribile con i mezzi a motore, che portava al confine.


Bè la strada non è più così agevole, inizia la vera e propria salita che non termina se non al passo, ci vuole un buona camminata e, possibilmente, un po' di allenamento per non arrivre sfiancati. Ma il paesaggio è mozzafiato. I tornanti e le curve fanno si che l'ambiente cambi in continuazione, la costante è l'acqua: cascatelle, ruscelli, pozze, una meraviglia... Dagli abeti e dai pascoli che sembrano progettati da un'achitetto di giardini alle distese di pino mugo, poi solo prateria... L'ultimo tratto manca il fiato (almeno a me), il silenzio forzato ci fa assaporare la pace e la tranquillità rotta solo dal vento.
Sorpassata la vecchia casa della guardia di finanza si apre il paesaggio ed ecco il lago di Gola (Klammlsee), un piccolo laghetto alpino in un'area incontaminata di selvaggia bellezza, dove solo aquile e marmotte rompono l'incanto. Proseguendo ancora poche centinaia di metri si arriva al vecchi confine dalla sbarra oggi alzata, ancora un passo e siamo in Austria nel parco degli Alti Tauri e da qui la strada scende... Proseguiamo ancora per un po' ma il panorama è decisamente più bello in Italia e allora via verso la malga, a momenti fa capolino il sole e rende la natura ancora più meravigliosa almeno quanto il piatto tirolese e lo strudel di ricotta!!!!



Ma la vacanza è stato tanto altro, Bressanone, Novacella, castelli, passeggiate, negozietti deliziosi e Innsbruck che da tanto volevo visitare. Il castello di Ambras, la sua Wunderkammer e gli splendidi giardini, il Tetto d'oro realizzato da Massimiliano I, la Hofkirche, l'Hofburg, il café Sacher...
Una piacevole sorpresa e una prenotazione già pronta per un week end autunnale!!!



domenica 24 luglio 2011

DA DOVE (RI)COMINCIARE?

Da qualche cambiamento nella grafica del blog!

Sono passati cinque mesi dall'ultimo post, trascorsi in un lampo ma pur sempre tanti, troppi...
Tante volte ho pensato ai post da scrivere, alle foto da condividere, ma queste idee nate nella mia mente lì si sono perse...
Non ho mai avuto costanza nello scrivere diari, nemmeno da piccola, se a questo si aggiunge il tempo che non c'è e la mia assoluta contrarietà ad usare internet per scopi personali al lavoro, bè certamente anche un po' di pigrizia, ecco che i mesi si accumulano e poi sembra che nulla possa più aver interesse.
Le giornate scorrono incredibilmente veloci e le settimane scivolano dalle mani, siamo già in estate e per alcuni le vacanze sono già finite, è un turbinio che mi spiazza e vorrei potermi fermare e rallentare, ma credo sia un desiderio comune.
Poi mi domando se qualcuna delle mie amiche virtuali, ma non per questo meno care, si ricordi ancora di me e mi sento in colpa davvero perchè passo per i miei blog preferiti in silenzio, di corsa e trovo tante meraviglie che i commenti si sprecherebbero, ma non o mai empo per farlo.
Ora con le ferie chissà che non riesca a ritagliarmi qualche momento per riprendere in mano questo blog (o per decidere di chiuderlo definitivamente considerandolo una bella avventura iniziata in un momento di relativa calma della mia vita).
Talvolta, lo confesso, mi sembra tempo sottratto alla ricerca, alla studio, alla lettura, alla mia casa, alla mia famiglia, altre volte invece rappresenta la mia "palestra" di creatività, un luogo costruito su misura, come quei meravigliosi maglioni caldi, di lana, che mi facevano mamma e nonna "dei sogni" quando ero bimba. Avvolgenti e rassicuranti come un loro abbraccio, così il blog è un luogo solo mio dove la vera me emerge attraverso pensieri, lavori, foto, emozioni.

Così eccoci dopo cinque mesi in questa strana estate, nell'attesa delle vacanze e non sapere da dove ricominciare o come riprendere un filo che si è bruscamente interrotto.
Comincerò dal prossimo post, raccontando di luoghi scoperti e amati all'istante, dove natura, bellezza, pace, calma e serenità consentono di rallentare i ritmi e dilatare le ore...

domenica 27 febbraio 2011

RICETTE DELLA MEMORIA - TORTA AL CIOCCOLATO GOLOSA


Ho aderito con gioia all'iniziativa di Iulia che sul suo bel blog La matassina rossa ha invitato a postare ogni mese, per quattro volte, le nostre ricette del cuore, quei piatti, dolci o salati, che , in qualche modo, raccontano di noi. Un modo splendido per conoscere altre amiche, per ricordare momenti, incontri, persone...
Ma andiamo con ordine.
La cucina...
Bè io adoro cucinare, da sempre credo... Ho ricordi della mia infanzia splendidi, i "mini-pranzetti" con nonno "dei sogni", il manuale di Nonna Papera e le prime sperimentazioni dolci, le cenette a tema organizzate in famiglia, la creatività di mamma "dei sogni" e i manicaretti di papà d.s.
E' naurale dunque che per me la cucina sia un modo di esprimermi, un'arte come ricamare, dipingere, scrivere, suonare... E' alchimia di profumi, magia di accostamenti, è fantasia, pazienza, amore. Soprattutto amore.
Amore per gli ingredienti che scelgo con cura, amo raccogliere la verdura nell'orto, gironzolare con il cestino nel giardino dei frutti di bosco, perdermi nel mio orto aromatico.
Amore per gli ospiti, di cui mi prendo cura coccolandoli con una tavola sempre diversa, calda e accogliente come un abbraccio, viziandoli con piccole attenzioni dall'aperitivo alla tisana che non manca mai per chi non gradisce il caffè.
Amore per me stessa perchè preparare un pranzo per 10 persone, una festa in giardino con tutti gli amici, una cena romantica a due è sempre una sfida e, al contempo, una catarsi.
E' decidere e indovinare i ritmi e i tempi: un piatto unico e corposo, un insieme veloce, un susseguirsi di piccoli assaggi, un menù complesso e raffinato, ogni scelta scandisce l'andamento della pranzo o della cena, ne determina i contenuti e le reazioni. Così, infine, vedere gli ospiti soddisfatti, sapere che ritorneranno presto, gustarsi la loro compagnia e l'affetto mi ripaga della fatica e della tensione, perchè diciamocelo, stabilire un menù, organizzare i tempi, cucinare, servire, intrattenere non è affatto semplice.
Credo, per tornare al tema del post, che non serva inventarsi ricette innovative o spentolare per ore o, ancora, fare voli pindarici culinari, perchè un piatto resti nel cuore... E' anche il contesto e, come dice Iulia, il momento, il ricordo, in cui si è assaporato un piatto a determinarne la magia, poi se la ricetta è particolarmente gustosa direi che merita di essere fissata sulle pagine del blog affinchè altre amiche la provino...
E allora questa lunga premessa per dire che non posterò ricette complicate o straordinari accostamenti, piuttosto piatti semplici che mi legano strettamente alle persone più care o ai momenti più belli della mia vita, che condividerò con voi.


TORTA AL CIOCCOLATO GOLOSA (anzi di più!) di I.

Dove I. è l'iniziale del nome della mia coinquilina negli anni bolognesi dell'università, nonchè colei che mi ha fornito questa semplice ma golosissima ricetta che vi invito davvero a provare.

INGREDIENTI:
250 gr. di cioccolato fondente
200 gr. di farina di mandorle
200 gr. di burro (io sono intollerante al lattosio, pertanto sostituisco il burro con 100 gr. di olio di semi)
200 gr. di zucchero
5 uova
2 cucchiai di fecola

Lo zucchero e la farina di mandorle vanno ridotti in una polvere finissima e uniti al composto di burro e cioccolato sciolti a bagnomaria (o nel microonde a bassissima temperatura).
Unire poi i tuorli d'uovo al composto assieme ai due cucchiai di fecola, per ultime, molto, molto delicatamente, le chiare d'uovo montate a neve fermissima.
Versare in una teglia e cuocere a 180° per 15 minuti, poi ancora per 45 diminuendo la temperatura del forno a 160°.

E' ottima spolverizzata di zucchero a velo, tagliata a quadrucci, e servita con un caffè alla cannella, oppure con un ciuffo di panna o, ancora, come ho fatto io con una pallina di gelato fatto in casa alla mandorla e una dose generosa si caramello demi-sel (fatto con zucchero, burro "demi-sel" e panna).




Che sapore ha questa torta?

Oggi ha il sapore della nostalgia per gli anni dell'ingenuità, della speranza, della voglia di fare, della curiosità, della sete di conoscenza, del desiderio di realizzarsi, dell'inconsapevolezza, della spensieratezza, della libertà.
Allora aveva il sapore della nostalgia, della voglia di crescere, l'ebrezza della novità, il timore e la gioia per il percorso iniziato.
Ma soprattutto ha, ancora e sempre il sapore di Bologna una città che mi è entrata nel cuore e nell'anima.

Bologna... bella, accogliente, antica e moderna, piccola ma grande.
Bologna e il mio appartamento in un quartiere che oggi stento quasi a riconoscere, un quartiere fatto di piccole botteghe e negozi storici che, progressivamente, sono stati fagocitati da attività cinesi. Dalla finestra della mia camera vedevo un immenso campo, una parvenza di campagna in piena città, una natura che oggi è diventata asfalo e palazzoni e traffico e caos...
Bologna e l'università, anch'essa così cambiata, ricordo ogni lezione come un tesoro da custodire, ho avuto la fortuna di incontrare docenti che mi hanno formata, plasmata, cambiata, mi hanno trasmesso le loro passioni che ho elaborato nel tempo e ho fatte mie...
Bologna e le piccole vie del ghetto, Corte Isolani, Santo Stefano, i negozi accanto a piazza Maggiore, i portici, le torri, i campanili, l'inizio estate sui colli, le serate all'aperto...
Bologna e il parco dei Cedri... Con C., andavamo la sera a correre dopo un pomeriggio di studio, ricordo la panda vetusta, ricordo il dolore dell'aria fredda che a fatica entrava nei polmoni d'inverno, la sensazione di libertà che la stanchezza conferiva, e la pizza salsiccia e funghi che prendevamo al ritorno in via S. Donato...
Bologna e i pomeriggi con A. che mi mancano tanto, la surrealità di G. (chissà che fine avrà fatto)! Le corse in bicicletta, le chiacchierate, i pettegolezzi, i piani di studio, le gite, gli aperitivi-cena al Rosa Rosae, le ore buche passate alla Feltrinelli a leggere a "sbafo", i viaggi in treno e le avventure (disavventure) d'inverno con la neve...
Già Bologna con la neve bellissima ma difficile, trafficata, caotica bloccata, oggi più di allora, "complicata" dalle zone a traffico limitato, frenata, cambiata.
Bella, bellissima, magica in primavera quando i primi caldi profumati e aromatici permettevano di rimanere fuori più a lungo e allora, inforcata la bicicletta, percorrevamo i vialoni fino ai giardini Margherita dove di pomeriggio studiavamo sull'erba e di sera giocavamo a pallone...
Già le serate... ricordo quello cupe dell'inverno, al freddo, a studiare per gli esami, con l'ansia che saliva e cresceva e la voglia di essere altrove, a casa, al sicuro... E le levatacce alla mattina del lunedì perchè tornare a Bologna di domenica pomeriggio era "devastante", come l'attesa per gli esami, questi poi non sembravano mai finire e ora, anche loro, sono diventati un dolce ricordo lontano, quasi una nostalgia e una voglia di rimettersi in gioco e studiare ancora.
Ricordo la spensieratezza delle serate di inizio estate ad esami finiti, le discoteche all'aperto che raggiungevamo in due sul motorino di I. e i suoi problemi d'amore...
E' il ricordo di una vita fa, di anni che oggi ho la consapevolezza siano stati irripetibili e bellissimi, di sensazioni che solo chi ha provato l'esperienza universitaria "fuori casa" sa riconoscere, sono i ricordi che questa ricetta evoca ogni volta che la preparo e che ho condiviso con voi...
Come dicevo cucinare è catarsi e così questi ricordi piacevoli affiorati, mi hanno permesso di cullarmi nella dolce nostalgia di un passato che mi ha reso la donna che sono oggi, piena di curiosità e speranze come allora, disillusa certo, delusa a tratti, ma con tanto sogni e soprattutto più consapevole dei miei mezzi e dotata di strumenti adeguati per cercare tenacemente di realizzarli.
Alla prossima ricetta!!!!

venerdì 15 ottobre 2010

LA FELICITA' NELLE PICCOLE COSE...


... è il profumo di una torta nel forno, che si spande per la casa e mangiarla insieme a chi si ama con una deliziosa tazza di tè parigino...

... è la gioia di una serata passata in compagnia di amici, vecchi e nuovi, dove una buona cena e della splendida musica, suonata inaspettatamente, ha arricchito il corpo e nutrito lo spirito; dove chiacchiere non banali, tra altre più leggere, mi fanno pensare che i rapporti tra le persone possono non essere pura superficie...

... sono i colori dell'autunno, quell'immenso sole arancio, appena velato, a cui sono corsa incontro, questa sera, rientrando dal lavoro...

... sono i libri di Isabel Allende che non mi stanco mai di leggere, comunicano ottimismo, pura magia e, nonostante tutto gioia di vivere, quella gioia che solo alcuni scrittori e poeti sud americani hanno nel cuore...

... è un fischio insistente che giunge dalla finestra aperta del salone in una mattina ormai fredda, e trovare sul davanzale, con enorme sorpresa e tanta emozione, un Martin pescatore che osserva la mia casa, si becca le piume e si lascia ammirare...

... è il profumo di bucato che, in questa stagione e per tutto l'inverno, asciuga in casa con il caldo del camino, e a me fa subito pensare alla Casa, alla famiglia, a quella meravigliosa routine che significa serenità e appagamento...

... è il sole in alcune mattine d'autunno: i suoi raggi, filtrati da una bassa nebbiolina adagiata sui campi, sembrano oro puro; una bruma dorata dalla quale spiccano scuri gli alberi. E' poesia che incanta, quella poesia che mi fa amare così tanto la mia pianura...

... è nelle lunghe chiacchierate, nelle risate con mamma e papà, insostituibili punti di riferimento della mia vita, nella gioia di stare assieme, poter essere me stessa e solo una figlia...

... è nella mia enorme, nuova, capiente libreria, nelle modifiche apportate da marito "dei sogni" (un esperto al riguardo!), nell'ordinare tutti i nostri libri, nel toccarli, guardarli, leggerli...

... è nei bigliettini che ogni mattina, da tre anni a questa parte, io e marito "dei sogni" ci lasciamo in ingresso, un'ulteriore, piccola coccola, un modo per stare insieme anche se ci svegliamo ad orari diversi, la gioia di iniziare una nuova giornata con un pizzico di amore in più...

... è nel repertorio sfoderato da cagnetto "dei sogni" ogni volta che ci vede, la gioia più pura sommata ad una vivacità e ad una simpatia non comuni...

... è nelle mie orchidee che, nonostante le poche cure (nulle?) a loro riservare e il rapporto di amore-odio, che ho intessuto con loro, mi deliziano sempre con le loro magnifiche e profumate fioriture...

... è nelle domeniche d'inverno passate accucciati sul divano davanti al camino a leggere un buon libro, a guardare i nostri film, a ricamare, a suonare il piano...

... è nella nostra casetta dei sogni, a lungo sognata, ed ora parte di noi e noi di lei...

Dovrei ricordarmi più spesso di quanto poco basti a essere felici e quanto poco serva a dimenticarselo...

La felicità è condividere questi pensieri con voi, sperando che ci siate, nonostante le mie lunghe assenze. Quando sarò giù di morale, spero che qualcuna mi ricordi perchè e come si riesca ad essere felici. Se lo si desidera davvero, con un pizzico di fortuna, è davvero semplice esserlo!

mercoledì 1 settembre 2010

TRE ANNI DI...

... noi... E una vita con te stella mia!





venerdì 27 agosto 2010

ISTANTI DI UN WEEK END

Lo scorso fine settimana, quando in pianura sono tornati a deliziare le giornate caldo ed afa, marito dei sogni ed io siamo regalati un vero week end in montagna a goderci aria pura, fresca, frizzantina e panorami splendidi.
Eccone un assaggio...





Basta imboccare un sentiero, entrare in un bosco, camminare qualche minuto ed ecco che i pini si aprono a creare radure e pascoli dove non è difficile avvistare qualche animale: mucche e caprette accanto alle malghe, splendidi cavalli e anche una miriade di pesciolini in un terso laghetto alpino dalle acque cristalline ma freddissime...




Non solo natura, anche tanta arte: poco noti, comunque meravigliosi, questi dipinti murari sono caratteristici della vallata in cui ci trovavamo e di altre limitrofe. Realizzati tutti dalla stessa famiglia di artisti da cui discenderà, quasi due secoli dopo, il bergamasco Baschenis, sono davvero interessanti per la particolarità dei soggetti e l'impiego di significativi dettagli iconografici.



In attesa che arrivi il 12 settembre quando finalmente partiremo per le tanto sospirate vacanze, ci voleva proprio un tuffo nella natura e nella bellezza, un momento di pausa dalla routine quotidiana per rilassarci insieme lontano da ogni pensiero...

venerdì 29 gennaio 2010

IL SOLE NEL CUORE

I raggi del sole bussano timidamente alla finestra dell'ingresso... Ignorati, decidono prepotentemente di entrare illuminando d'oro chiacchiere tra donne.

Tre generazioni di donne... Così diverse eppure tanto uguali... Talvolta solo a tratti... Come in un puzzle qualcuno potrebbe divertirsi a cogliere e ricostruire tratti di una nel carattere dell'altra, una mescolanza di pregi e difetti che le rende uniche ed inscindibilmente unite.

Tra una tazza di tè e un "bombonino", tra lezioni di sartoria e antiche carte d'archivio, evocano il passato, si aggiornano sul rispettivo presente, sognano e pianificano, tutte, il loro futuro.

Un pomeriggio qualunque... un pomeriggio speciale, irripetibile nella sua unicità come lo sono tutti quelli che trascorriamo assieme... Ognuno una gemma che costituisce il prezioso tesoro della nostra famiglia.

Le mie splendide mamma e nonna "dei sogni"...








Una della tante "magie" di nonna "dei sogni"...
Mentre queste meraviglie sono opera di mamma d.s. Spettacolari vero?








venerdì 22 gennaio 2010

QUANDO LE FESTE SE NE VANNO...

... è sempre malinconico riporre tutti i decori che hanno reso così calda e accogliente la nostra casa.
Mentre preparare l'albero, allestire ghirlande, stirare i fiocchi, i copritavolo, le tovagliette natalizie è un rito da espletare insieme con allegria, con la musica in sottofondo, tra risate e coccole... Togliere tutto non mi piace per niente!
La casa all'improvviso si spoglia ed è come se la magia "al profumo di cannella e spezie" per incanto finisse, come se la musica all'improvviso cessasse...
Ma è un attimo davvero, dopo qualche giorno il ritrovato ordine, quell'eco che quasi quasi si coglie mi fa pensare che ancora un paio di mesi e timidamente il sole comincerà ad entrare nella casetta dei sogni e con esso i bulbi fioriti, le violette e quel profumo meraviglioso di primavera che aspetto, ogni anno, con ansia!
Ma quando le feste finiscono...
Basta poco per prolungarne il sentore... L'amicizia, un tè in compagnia, qualche crostatina e un piccolo pensiero ad un'amica, quest'anno sono monotona ma mi piacciono i sacchettini decorati...
Anche in questo caso tante bustine di tè diversi, un po' ricercati, e la magia continua...







I cuoricini sono tratti da uno schemino della Rico rielaborato, ho scelto i colori che più mi piacevano e ho arricchito l'insieme con l'oro, un po' noioso da lavorare, ma di sicuro effetto!

Ed ecco le crostatine che i voracissimi ospiti, capeggiati da marito "dei sogni", hanno divorato!





Bè con un po' di fantasia si possono rendere speciali anche delle semplicissime pastafrolle con la marmellata. Ho scelto di aromatizzare la pasta in modo da poterla abbinare alle mie marmellate, tanta fatica estiva merita una veste un po' speciale!
Così l'impasto al cacao è risultato perfetto con la marmellata di pere e menta; quello alla menta ottimo con una crema al cioccolato; quello all'arancia con la marmellata dello stesso frutto.
Poi frolla al caffè con la marmellata di cachi fatta da mamma "dei sogni", quella al tè verde con marmellata di lamponi (ne ho ottenuto un solo vasetto... ma che delizia!!!); al cocco con confettura d'ananas a pezzettoni; al limone con marmellata di pesche alla lavanda e infine alla cannella con marmellata di pesche e amaretti.

giovedì 24 dicembre 2009

PIANURA RIVESTITA DI LUCE

Il fascino della montagna...
La pace della natura in estate, i colori, caldi come fuoco, in autunno, lo scintillio invernale si percepiscono in un attimo...
Allo stesso modo le tinte meravigliose, la luce e gli scenari da favola del mare... Del nostro mare italiano... Anch'essi colpiscono in un istante...
La loro bellezza non richiede tempo è prepotentemente visibile, immediatamente fruibile... Non ci sono dubbi.
Al contrario, l'intima bellezza della pianura, non è per tutti...
Celata ai più, è difficile intuirla nelle afose, feroci estati, nei nebbiosi autunni e nei gelidi inverni. Eppure...
Eppure con un supplemento di pazienza, con un attimo di tempo, fermandosi ad osservare si possono cogliere attimi, momenti dettagli di pura poesia, incredibile magia, insospettabile bellezza.
Capita quindi di essere svegliati, in una fredda, gelida mattina, dal ticchettio di un picchio che si staglia, unico accenno di colore, rosso, bianco e nero, in un manto candido di neve...
Oppure si possono trovare angoli incantati guardando fuori dalla finestra, oppure passeggiando a pochi passi da casa...