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martedì 26 luglio 2011

COUNTRY SHOPPER



La mia settimana di ferie "forzate" è cominciata con un poì di maliconia: mamma, papà e cagnetto "dei sogni" sono in vacanza, marito d.s. è al lavoro buona parte della giornata dunque sono sola, gli sbalzi di temperatura mi hanno portato una leggera febbriciattola, un sensazione vaga di malessere, sufficiente però a rattristarmi.
E allora, per "raddrizzare" i restanti giorni, oltre a portarmi avanti con il lavoro, ho pensato bene di dedicarmi a realizzare tutti quei progetti fino ad ora accantonati per mancanza di tempo.


Ho davvero troppe stoffette accantonate in un angolo, in attesa del progetto giusto, acquistate perchè mi colpivano particolarmente nel corso degli anni. E allora ci voleva un'idea...
Eccola! Ultimamente mi sto dedicando a realizzare, con questi scampoli, borse, borsette e shopper utilissime per la spesa, la spiaggia, i viaggi, la scuola o il lavoro.
Questa, decisamente country, è stata pensata per suocera "dei sogni", adattissima per la spesa e decisamente in tono con la sua casa dove non mancano mai galli, galline, anatre, oche, faraone che, assieme al maxi orto di suocero d.s., rappresentano vero ben di Dio, di cui noi ci serviamo molto spesso e con gran piacere!
E allora ecco un piccolo pensiero che mi rende felice, ma ancora più bello è vedere la gioia nei suoi occhi e l'entusiasmo nel mostrarla a tutte le sue amiche e conoscenti conoscenti.





domenica 24 luglio 2011

DA DOVE (RI)COMINCIARE?

Da qualche cambiamento nella grafica del blog!

Sono passati cinque mesi dall'ultimo post, trascorsi in un lampo ma pur sempre tanti, troppi...
Tante volte ho pensato ai post da scrivere, alle foto da condividere, ma queste idee nate nella mia mente lì si sono perse...
Non ho mai avuto costanza nello scrivere diari, nemmeno da piccola, se a questo si aggiunge il tempo che non c'è e la mia assoluta contrarietà ad usare internet per scopi personali al lavoro, bè certamente anche un po' di pigrizia, ecco che i mesi si accumulano e poi sembra che nulla possa più aver interesse.
Le giornate scorrono incredibilmente veloci e le settimane scivolano dalle mani, siamo già in estate e per alcuni le vacanze sono già finite, è un turbinio che mi spiazza e vorrei potermi fermare e rallentare, ma credo sia un desiderio comune.
Poi mi domando se qualcuna delle mie amiche virtuali, ma non per questo meno care, si ricordi ancora di me e mi sento in colpa davvero perchè passo per i miei blog preferiti in silenzio, di corsa e trovo tante meraviglie che i commenti si sprecherebbero, ma non o mai empo per farlo.
Ora con le ferie chissà che non riesca a ritagliarmi qualche momento per riprendere in mano questo blog (o per decidere di chiuderlo definitivamente considerandolo una bella avventura iniziata in un momento di relativa calma della mia vita).
Talvolta, lo confesso, mi sembra tempo sottratto alla ricerca, alla studio, alla lettura, alla mia casa, alla mia famiglia, altre volte invece rappresenta la mia "palestra" di creatività, un luogo costruito su misura, come quei meravigliosi maglioni caldi, di lana, che mi facevano mamma e nonna "dei sogni" quando ero bimba. Avvolgenti e rassicuranti come un loro abbraccio, così il blog è un luogo solo mio dove la vera me emerge attraverso pensieri, lavori, foto, emozioni.

Così eccoci dopo cinque mesi in questa strana estate, nell'attesa delle vacanze e non sapere da dove ricominciare o come riprendere un filo che si è bruscamente interrotto.
Comincerò dal prossimo post, raccontando di luoghi scoperti e amati all'istante, dove natura, bellezza, pace, calma e serenità consentono di rallentare i ritmi e dilatare le ore...

domenica 2 gennaio 2011

CHE IL 2011...

... porti gioia, amore, amicizia, serenità ma non solo!

Che porti voglia di sognare, giocare, inventare; di ascoltare, capire, perdonare e aiutare...

...Capacità di mettersi alla prova, di sfidare se stessi e i propri limiti...

...Possibilità di realizzare almeno un sogno, di riscoprire se stessi per fare altrettanto con gli altri, di cambiare qualcosa di sè per migliorarsi.

Vorrei che il nuovo anno portasse anche del tempo...

Già la cosa che mi è mancata di più nell'anno appena trascorso e allora vorrei che nel 2011 il tempo risultasse dilatato, o meglio, se ne aggiungesse altro da dedicare a se stessi e agli altri, per stare con chi si ama, per incontrare nuovi e vecchi amici...

Vorrei che il tempo non mancasse mai per arricchire la propria mente con ottime letture e buona musica, per bere una cioccolata profumata e fumante (o un ottimo té) con le amiche scambiando chiacchiere...

Vorrei ci fosse del tempo da dedicare al silenzio, così taumaturgico e riposante, e anche alle parole, imparando a scieglierle sempre con enorme cura...

E soprattutto non dovrà mancare mai tempo per i sorrisi, le risate, le coccole...

Con un po' di fortuna e tanto impegno ci sarà tempo per portare a termine piccoli e grandi obiettivi; potrà diventare un dono prezioso da fare a chi si ama o un tesoro inaspettato che ci verrà consegnato.

Che il tempo sia motore per la creatività, le passioni, le invenzioni, che sia un 2011 ricco di ricami da vedere, realizzare, donare, progettare, sognare e allora...

E allora, nella speranza che il nuovo anno sia più produttivo del precedente, ricamerecciamente parlando, ecco l'ultima (o dovrei dire la prima?) creazioncina, un cuscino ricamato di getto, in una sera e assemblato altrettanto rapidamente.
Un ricamo di Natale giunto un pochettino in ritardo ma che abbellisce e rende più comodo l'angolino relax della nostra biblioteca.





Un ricamino semplice e veloce ma di grande effetto!





sabato 20 novembre 2010

LETTURE...

Leggere è sognare, leggere è affrancarsi, leggere è viaggiare... Con la fantasia, con le emozioni, in luoghi vicini, incantati, remoti, nel tempo e nello spazio.
Leggere è condividere il pensiero di chi scrive, o cercare di capirlo, innamorarsi con lui, gioire, piangere, lasciarsi avvolgere dalle parole, dalla trama, pagina dopo pagina...
Leggere è scontrarsi con realtà ed idee diverse, con stili di scrittura che deludono, con autori che non si cercheranno più, leggere pertanto è anche inciampare... talvolta, con un po' di fortuna in libri che cambiano la vita.
Leggere è fondamentalmente conoscere, se stessi, la vita, la propria lingua: la ricchezza dell'italiano, il rigore della sintassi, la fantasia delle figure retoriche...
Leggere è assaporare l'arte della scrittura, è dedicarsi in silenzio a se stessi, è il profumo dell'inchiostro, il fruscio della carta, è possedere volumi, cambiare loro ordine nella libreria, spolverarli, coccolarli...
Leggere unisce, fa crescere, questo ho imparato da mamma "dei sogni" che fin da bambina condivideva con me meravigliose storie, che mi leggeva prima di addormentarmi. Così per me non è mai stato traumatico andare a letto, era il momento delle coccole e della lettura...
Da bimba non sono mai stata davanti alla televisione la sera, ma a letto a leggere fino alle 21.30, quando era ora di spegnere la luce. Così i miei genitori hanno fatto sì che la lettura fosse parte vitale e vivace della mia vita, i libri come i più cari amici...
E proprio dal blog di Marmotta "rubo" questo simpatico giochino proposto da Cri di Girasoli e crocette. Scrivere i nomi dei 15 autori preferiti...
Ed ecco i miei sperando che altre amiche crocette condividano con me la passione per la lettura, un modo per conoscerci meglio e per invogliarci a vicenda a esplorare nuove avventure letterarie!

1 - ISABEL ALLENDE : la mia autrice preferita in assoluto, amo il suo stile di scrittura inconfondibie così vivace e vitale, invidio la sua fantasia e la capacità di trasformare la realtà in racconti avvincenti e di plasmare personaggi femminile di incredibile vividezza e forza.
2 - J. K. ROWLING : la saga di Harry Potter è stata una scoperta tardiva (diffido della troppa pubblicità) ma una grande passione. Libri che divoro continuamente, specialmente i primi!
3 - MICHEL DE GHELDERODE : autore teatrale belga, arrivato ad un soffio dal premio nobel nel '62. Il suo è un meraviglioso teatro di fantocci, marionette e maschere ambigue, metafora di un'umanità spesso inanimata, più irreale del palcoscenico e dei suoi trucchi.
Un teatro fiammeggiante, crudo ma coinvolgente, dove tutto appare come un gioco (crudele) persino la morte. Personalmente ho trovato impagabile il suo Don Juan e la fitta serie di maschere che indossano e spogliano sia lui e che gli altri protagonisti. Anche la biografia di questo autore appare come un gioco dove il camuffamento, per nulla sottile, si fa macroscopica falsificazione a partire dal suo stesso nome e dalle origini.
4 - ORIANA FALLACI : non amo affato l'estremismo degli ultimi libri, ma quelli della sua giovinezza, Niente e così sia su tutti, sono vere lezioni di vita.
5 - LAURA MANCINELLI : lievi, delicati, piacevoli racconti ambientati nel medioevo, romanzi cavallereschi dell'età contemporanea che si divorano nelle domeniche d'inverno, davanti al camino, con una cioccolata calda.
6 - MURIEL BURBERY : Estasi culinarie e L'eleganza del riccio, originali e particolari, specie il secondo, belle letture ricche di spunti colti da approfondire. Libri stilisticamente di spessore.
7 - RENATO BARILLI : adoro i suoi saggi di storia dell'arte...
8 - PIERO CAMPORESI : italianista, definire i suoi studi con poche parole è riduttivo, un approccio particolare alla cultura materiale del medioevo, tra antropologia e letteratura, lo stile è avvincente ed erudito, un piacevole scrittore e un rigoroso studioso.
9 - ARTO PAASILINNA : Piccoli suicidi tra amici su tutti, ironico, divertente, non banale.
10 - GIANNI RODARI : non c'è bisogno di altro, è la mia infanzia... Filastrocche in cielo e in terra, Favole al telefono, Novelle fatte a maccina, Il pianeta degli alberi di Natale, I viaggi di Giovannino Perdigiorno, il piacevolissimo C'era due vole il barone Lamberto, da leggere, per sorridere!
11 - PABLO NERUDA : i suoi vrsi pura magia, le sue poesie cullano le emozioni, incantano e evocano sogni lontani.
12 - NEEL DOFF : scritrice francofona di origine olandese vissuta nella seconda meà del XIX secolo. I suoi libri, purtroppo non editi in italiano, ma ancora più vivi proprio perchè in lingua originale, quasi autobiografie, dimostrano il potere della lettura e della scrittura come strumenti per affrancarsi.
13 - KAREN BLIXEN : in particolare Ehrengard, pubblicato postumo... Un racconto dalla trama magistrale da cui hanno tratto un affascinante film.
14 - GIUSEPPE TOMASI DI LAMPEDUSA
: Il Gattopardo naturalmente!
15 - ORAHN PAMUK : Il mio nome è rosso, romanzo non facile ma evocativo, ricercato e prolisso come la trama di un antico tappeto islamico istoriato o una miniatura, l'arte su cui si basa il romanzo e che ne scandisce le vicende tra concezione occidentale e mediorientale.

domenica 17 ottobre 2010

DOLCE DOMENICA D'AUTUNNO


Domenica di pioggia: voglia di coccole e piumone.

Il camino è acceso, emana calore e sentore di resina.

Mi perdo in una lettura di puro svago, il piacere di gustare con calma l'arte della scrittura, momenti di relax che, con il freddo e l'inverno diventano, fortunatamente, una consuetudine.

E tale è anche il momento del tè, passione che ho trasmesso a marito “dei sogni” che, di questa gradevole pausa, apprezza decisamente di più il dolce che di solito preparo in accompagnamento.

Alla continua ricerca di ricette di torte e dolci prive di glutine e lattosio che risultino però gustose e gradevoli per tutti, ho scovato questa ciambella che non ho dovuto modificare quasi per niente.

Buona e soffice, è ottima per colazione, per accompagnare il caffè e per una piacevole pausa pomeridiana, davanti al camino in una uggiosa domenica di pioggia.

Noi l'abbiamo gustata assieme ad una tazza di The à l'opera di Mariage Frères, un tè delicato e molto profumato, con sentori fruttati e vanigliati che contrastano ed esaltano il gusto del cacao.





Ed ecco la ricetta:

TORTA MARMORIZZATA

INGREDIENTI:
300 gr. di zucchero
300 gr. di farina senza glutine (la ricetta originale prevede Manitoba)
5 uova
125 ml. di acqua
125 ml. di olio di mais
1 baccello di vaniglia
la buccia di un limone
1 cucchiaino di lievito
2 cucchiai di cacao in polvere
100 gr. di cioccolato fondente


In una bastardella, a bagno maria, sbattere a lungo i tuorli d'uovo, la buccia del limone, la viniglia raschiata, lo zucchero, l'acqua e un pizzico di sale.
Togliere da bagnomaria e continuare a montare l'impasto a freddo aggiungendo, a filo, l'olio.
Montare a neve ben ferma le uova ed unirle all'impasto alternandole alla farina setacciata con il lievito.
Togliere 1/3 dell'impasto a cui vanno aggiunti il cacao e il cioccolato a pezzetti.
In uno stampo per ciambella versare 1/3 circa dell'impasto chiaro, poi 4 cucchiaiate di quello al cacao, continuare aggiungendo il rimanente impasto chiaro e infine quello al cacao.
L'effetto marmorizzato va creato girando rapidamente una forchetta nell'impasto.
Infornare per circa 40 minuti a 170°.

venerdì 15 ottobre 2010

LA FELICITA' NELLE PICCOLE COSE...


... è il profumo di una torta nel forno, che si spande per la casa e mangiarla insieme a chi si ama con una deliziosa tazza di tè parigino...

... è la gioia di una serata passata in compagnia di amici, vecchi e nuovi, dove una buona cena e della splendida musica, suonata inaspettatamente, ha arricchito il corpo e nutrito lo spirito; dove chiacchiere non banali, tra altre più leggere, mi fanno pensare che i rapporti tra le persone possono non essere pura superficie...

... sono i colori dell'autunno, quell'immenso sole arancio, appena velato, a cui sono corsa incontro, questa sera, rientrando dal lavoro...

... sono i libri di Isabel Allende che non mi stanco mai di leggere, comunicano ottimismo, pura magia e, nonostante tutto gioia di vivere, quella gioia che solo alcuni scrittori e poeti sud americani hanno nel cuore...

... è un fischio insistente che giunge dalla finestra aperta del salone in una mattina ormai fredda, e trovare sul davanzale, con enorme sorpresa e tanta emozione, un Martin pescatore che osserva la mia casa, si becca le piume e si lascia ammirare...

... è il profumo di bucato che, in questa stagione e per tutto l'inverno, asciuga in casa con il caldo del camino, e a me fa subito pensare alla Casa, alla famiglia, a quella meravigliosa routine che significa serenità e appagamento...

... è il sole in alcune mattine d'autunno: i suoi raggi, filtrati da una bassa nebbiolina adagiata sui campi, sembrano oro puro; una bruma dorata dalla quale spiccano scuri gli alberi. E' poesia che incanta, quella poesia che mi fa amare così tanto la mia pianura...

... è nelle lunghe chiacchierate, nelle risate con mamma e papà, insostituibili punti di riferimento della mia vita, nella gioia di stare assieme, poter essere me stessa e solo una figlia...

... è nella mia enorme, nuova, capiente libreria, nelle modifiche apportate da marito "dei sogni" (un esperto al riguardo!), nell'ordinare tutti i nostri libri, nel toccarli, guardarli, leggerli...

... è nei bigliettini che ogni mattina, da tre anni a questa parte, io e marito "dei sogni" ci lasciamo in ingresso, un'ulteriore, piccola coccola, un modo per stare insieme anche se ci svegliamo ad orari diversi, la gioia di iniziare una nuova giornata con un pizzico di amore in più...

... è nel repertorio sfoderato da cagnetto "dei sogni" ogni volta che ci vede, la gioia più pura sommata ad una vivacità e ad una simpatia non comuni...

... è nelle mie orchidee che, nonostante le poche cure (nulle?) a loro riservare e il rapporto di amore-odio, che ho intessuto con loro, mi deliziano sempre con le loro magnifiche e profumate fioriture...

... è nelle domeniche d'inverno passate accucciati sul divano davanti al camino a leggere un buon libro, a guardare i nostri film, a ricamare, a suonare il piano...

... è nella nostra casetta dei sogni, a lungo sognata, ed ora parte di noi e noi di lei...

Dovrei ricordarmi più spesso di quanto poco basti a essere felici e quanto poco serva a dimenticarselo...

La felicità è condividere questi pensieri con voi, sperando che ci siate, nonostante le mie lunghe assenze. Quando sarò giù di morale, spero che qualcuna mi ricordi perchè e come si riesca ad essere felici. Se lo si desidera davvero, con un pizzico di fortuna, è davvero semplice esserlo!

venerdì 6 agosto 2010

PICCOLI FIORI IN GIARDINO...

Gli impegni lavorativi a cui ho fatto riferimento in passato, tanta stanchezza, un pizzico di pigrizia (bisogna pure ammetterlo!!!)... poi il caldo, torrido e inarrestabile, infine qualche capriccio di internet e ora, finalmente in un momento di pausa, rieccomi qui!
Spero che qualche amica si ricordi ancora di me... E spero davvero di poter riprendere questo blog con una maggiore continuità, il che significa ovviamente, ritornare a ricamare, tagliare, cucire, insomma fare ciò che ad ognuna di noi piace di più: creare!

Il titolo del post è l'argomento di cui voglio parlare, ma non si tratta di fiori autentici - il mio pollice verde (marcio) non mi consente di presentare grandi meraviglie, tranne le mie adorate orchidee che curo (venero) con grande attenzione - ma di particolari, speciali fiorellini.

"Rubando" l'idea ad Ornella (sperando davvero che non se abbia a male), la cui bravura, raffinatezza ed eleganza è per me davvero un modello, ho donato un tocco di colore e allegria al cortiletto della mia cucina, proprio al confine con il giardino dove posso ammirare fiori veri.
Si tratta di comodi porta-riviste, porta-ricami, insomma dei "porta-tutto" tanto utili quando, nei momenti di relax, si vuole avere tutto a portata di mano.






Un'idea fantastica di Ornella che ho ammirato da subito e che, in questi giorni di ferie, ho finalmente avuto modo di realizzare.




Con il feltro, prendendo spunto da alcuni modeli di cucito creativo giapponese, ho creato questi semplici fiorellini, i cui colori danno un tocco davvero vivace all'insieme.
Tessuti variopinti per foderare gli interni, punt'erba per i gambetti, punto passato per le rifiniture, un pizzico di fantasia per il volo di una simpatica apetta, due comode tasche per riporre biro, matite, pennarelli, telefoni vari e il gioco è fatto!

martedì 5 gennaio 2010

CAPODANNO...

... Passato in casa, come ormai da qualche anno...
Non sentiamo molto questa ricorrenza, non ci piace quel torpore, misto a stanca irrequietezza, che si prova il giorno dopo... Così ci troviamo con gli amici più cari, senza fare troppo le ore piccole, gustandoci una buona cena in compagnia, quasi come fosse un sabato sera qualunque.
E il giorno dopo preferiamo goderci la città quasi deserta come nei torridi pomeriggi estivi, silenziosa e accogliente, calma e pacata, bellissima come appare ai turisti che la visitano ma, raramente, a chi vi vive e solo distrattamente la guarda ma non la vede, la sente ma non l'ascolta...
Il menù di quest'anno è stato a base di pesce e questi i manicaretti che abbiamo gustato!!!!







giovedì 31 dicembre 2009

IL PROFUMO DEL NATALE...

E' il profumo dell'inverno, del mese di dicembre, dei piccoli riti che stiamo costruendo nella nostra giovane famiglia... E' quello speziato dello zenzero, dei chiodi di garofano, della cannella, della noce moscata...
Profumi inebrianti che avvolgono la nostra casetta dei sogni... Ma non esistono pot pourri che riescano ad eguagliare il profumo dei lebckuchen che, come da tradizione, ho preparato per queste feste.
Sono biscotti caratteristici dei paesi di lingua germanica, non esiste un solo procedimento per confezionarli nè un'unica ricetta... Io ne utilizzo una "spiccia", proveniente dall'Austria, dono di una compagna di studi che non mancava mai di portarmeli, prima delle vacanze natalizie.
Quest'anno, diversamente dal solito, li ho glassati con colori brillanti, un pochettino kitsch a dire la verità e meno eleganti del bianco e argento che uso di solito, tuttavia mi sembrano davvero allegri!




Ed ecco la ricetta, anche se la posto un po' in ritardo, ma sono talmente buoni che mi sembrano una degna "coccola" anche per i pomeriggi invernali lontani dalle feste!

LEBKUCHEN
600 gr di farina
360 gr di miele
360 gr di zucchero di canna
200 gr di mandorle macinate
2 uova
1 cucchiaio di lievito
200 gr di burro
cannella e chiodi di garofano in polvere


Riunire in una casseruola lo zucchero di canna, il liele e il burro a pezzi, mescolarli a fuoco basso finchè il composto non è sciolto ed omogeneo. Lasciare raffreddare.
Vanno poi unite le uova, le mandorle macinate, la farina, il lievito, la noce moscata e i chiodi garofano quanto basta a conferire il caratteristico aroma speziato.
L'impasto va lavorato con il cucchiaio di legno finchè si stacca dai bordi della pentola. Non ci si deve preoccupare se appare troppo morbido, avrà tempo di solidificarsi al punto giusto una volta trasferito in una zuppiera infarinata e lasciato riposare tutta notte a temperatura ambiente (io lo lascio nel forno spento).
In seguito la pasta va stesa con il mattarello ad uno spessore di circa mezzo centimetro e i biscotti vanno tagliati tondi o con le formine a seconda della propria fantasia.
Cuocere in forno a 180° per 20 minuti (così dice la ricetta originale con il mio forno, a asecondo della dimensione dei biscotti, i tempi di cottura oscillano tra i 12 e i 15 minuti)
I biscotti ottenuti si solidificheranno raffreddandosi, sono ottimi mangiati così, al naturale, magari accompagnati ad un tè di Natale, oppure si possono glassare diventando un goloso regalo per amici e famigliari!


Gli "omini di spezie" mi piacciono così tanto che quando ho visto questa splendida banda della Vaupel & Heilenbeck non ho saputo resistere... L'ho adattata alle finestre e ho creato queste simpatiche tendine seguendo veloci schemini Acufactum e utilizzando filati Vaupel & Heilenbeck. Abbellite con una ghirlanda di pino e decori ora rallegrano la nostra cucina, spargendo anche qui la magia del Natale.





g


giovedì 24 dicembre 2009

PIANURA RIVESTITA DI LUCE

Il fascino della montagna...
La pace della natura in estate, i colori, caldi come fuoco, in autunno, lo scintillio invernale si percepiscono in un attimo...
Allo stesso modo le tinte meravigliose, la luce e gli scenari da favola del mare... Del nostro mare italiano... Anch'essi colpiscono in un istante...
La loro bellezza non richiede tempo è prepotentemente visibile, immediatamente fruibile... Non ci sono dubbi.
Al contrario, l'intima bellezza della pianura, non è per tutti...
Celata ai più, è difficile intuirla nelle afose, feroci estati, nei nebbiosi autunni e nei gelidi inverni. Eppure...
Eppure con un supplemento di pazienza, con un attimo di tempo, fermandosi ad osservare si possono cogliere attimi, momenti dettagli di pura poesia, incredibile magia, insospettabile bellezza.
Capita quindi di essere svegliati, in una fredda, gelida mattina, dal ticchettio di un picchio che si staglia, unico accenno di colore, rosso, bianco e nero, in un manto candido di neve...
Oppure si possono trovare angoli incantati guardando fuori dalla finestra, oppure passeggiando a pochi passi da casa...