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martedì 7 luglio 2009

BAGNO ALLA LAVANDA

Ho latitato un po' ma nel frattempo ho prodotto piccole cose che mi hanno riempita di soddisfazione, è sempre una gioia veder abbellita la propria casetta!
Ho già scritto che amo molto la lavanda...
Amo il suo colore e tutte le sfumature di verde delle foglie; ne amo il profumo, particolare, inconfondibile, reso più intenso dal calore del sole... Mi incanto di fronte alla sua semplice bellezza...
Ne accarezzo le foglie, i fiori e apprezzo l'aroma persistente che avvolge e conquista, inebriando l'aria circostante.
Proprio conoscendo questa mia passione, qualche anno fa mamma "dei sogni" mi ha regalato un libro di Acufactum con splendidi ricami "alla lavanda" e interessanti, intriganti ricettine.
Rimasto accantonato per un po' di tempo, ultimamente l'ho rispolverato perchè gli schemi mi parevano perfetti per l'idea che avevo da un po' di tempo: dedicare al mio bagno un po' di coccole e rivestirlo con una profumatissima veste provenzale ed estiva.


Così, con gran divertimento, ho creato alcuni bordi a salviettine-asciugamano e qualche sacchettino profumato da abbinare ai vari mazzetti di lavanda che famigliari e amiche, ben conoscendo la mia passione, mi hanno regalato.

Ho trovato salviette morbide e dai colori brillanti, identici alle matassine impiegate per il ricamo:











Qui di seguito, invece, i profumatissimi sacchettini riempiti con la lavanda del mio giardino. Abbelliscono, facendo bella mostra di sé, uno scaffaletto di legno a me molto caro...
E' stato realizzato tanti tanti anni fa per il mio bisnonno sarto, serviva per custodire le stoffe che, di volta in volta, venivano impiegate per confezionare gli abiti.
In seguito, evidentemente sopravvissuto a innumerevoli traslochi, ha stazionato a lungo (alcuni decenni) nel garage di mia nonna, finchè marito "dei sogni" (all'epoca ancora fidanzato) me lo ha letteralmente rimesso a nuovo, lustrato, pulito, rinforzato e lucidato per la camera in cui vivevo durante gli anni dell'università.
Prima di arrivare nella "casetta dei sogni" è rimasto qualche anno nel salotto a casa dei miei genitori, ma da noi ha trovato la sua definitiva (ma mai dire mai!!) collocazione nel nostro bagnetto a piano terra.
E' perfettoi per l'ambiente, si intona con i colori caldi dello stucco veneziano delle pareti, con le mie adorate ceramiche di Deruta, con le salviette meravigliosamente realizzate da mamma "dei sogni" e con il lavabo in legno, ricordandomi, ogni momento, il calore della mia famiglia.











Su una bella banda di lino color ecrù e corda, decorata da rametti di lavanda, acquistata un paio di anni fa ho invece ricamato due scritte da apporre sui cesti per la biancheria, così marito "dei sogni ed io", assonnati, di prima mattina, non ci possiamo proprio sbagliare!





Infine, con i pochi ritagli di questa graziosa bordura, ho ricavato un piccolo, ovviamente profumato, "trova forbici" (non so se si chiama così) per la gioia di marito d.s. il cui sport domestico "preferito" è quello di reperire tutti gli oggetti, per lo più piccoli e rognosi (occhiali, forbicine, cellulare...), che perdo con notevole e, oserei dire, difficilmente superabile, frequenza!

mercoledì 21 gennaio 2009

ANCORA TENDE...

Siamo particolarmente soddisfatti ed orgogliosi del nostro "bagno di sopra".
Mentre quello a piano terra (con le tendine farfallose) è per gli ospiti, fortemente voluto senza doccia e vasca, ma decisamente grazioso, nonostante sia stato arredato al risparmio, con il suo catino e brocca di Deruta "rubato" a "mamma dei sogni" e uno scaffaletto in legno restaurato da marito d.s., il secondo bagno è la nostra gioia! Piuttosto ampio, di forma quadrata, l'abbiamo progettato interamente noi con una doccia angolare in muratura e una serie di muretti, abbiamo scelto piastrelle piuttosto originali, dal colore stonalizzato sull'azzurro-grigio-verde e mobiletti molto essenziali in wengè.
Come mio solito (so di essere piuttosto noiosa!) il problema delle tende... Non vorrei essere ripetitiva, ma veramente trovare qualcosa da adattare ad un bagno che vuole richiamare uno stile più o meno "zen", non è stato facile...
Come sempre mi succede, su una rivista sono apparse loro...



I colori originali, tutti sui toni del rosa antico, non si adattavano alle piastrelle e così, scegliendo i colori adeguati siamo riuscite (perchè la maggior parte del ricamo l'ha realizzato "mamma dei sogni" mentre io mi occupavo delle tendine di cucina con le ortensie) ad ottenere un effetto che a me piace davvero molto! Alle tende si accompagnano anche le salviette a cui sono stati applicati dei bordini, in aida color panna, con simili motivi. L'effetto dell'insieme è questo:



martedì 2 dicembre 2008

TINTINNIO DI CAMPANELLE

In uno dei primi post avevo scritto di non amare le tende... Ironia della sorte sono ancora alle prese con il ricamo di una tenda... Quella natalizia per i bagno. Insomma, non mi piacciono le tende in genere, ma ce ne sono alcune ricamate tanto belle da rimanere senza parole.
La mia nuova, per ora, è solo poco più di un progetto, se non sarà terminata per tempo pazienza, una volta conclusa la lascerò appesa una settimana o due e poi la riporrò per l'anno prossimo. Per ora si vede poco, metterò aggiornamenti!

sabato 25 ottobre 2008

FARFALLE IN VOLO



Io non amo molto le tende, anzi non mi piacciono proprio!
Ovviamente ne comprendo l'utilità: schermano e difendono la privacy, consentono ignorare più a lungo i vetri delle finestre un po' sporchi, ecc... Tuttavia a me danno una sensazione di soffocamento, mi sento come rinchiusa e bloccata.
Fintanto che abitavo con i miei in città era obbligatorio averle, con case attorno, strade e traffico non era possibile fare senza, inoltre le stanze sarebbero sembrate incomplete, non so come spiegare, quasi come se si fosse traslocato da poco ecco.
Nella nostra casetta dei sogni invece abbiamo la fortuna di poterne fare veramente a meno: abitiamo abbastanza isolati tanto da non avere vicini "troppo vicini", le finestre sono enormi e consentono una splendida vista sul verde. Sembrano enormi quadri alle pareti che cambiano con il mutare delle stagioni: a primavera il verde è così tenue e delicato tanto da rende la luce che filtra attraverso quasi dorata, d'estate il colore si fa più intenso e le foglie fitte, in autunno il giallo ed il rosso creano una tavolozza calda e affascinante, d'inverno la nebbia e gli alberi spogli sono tutt'altro che tristi: le ragnatele con la brina della mattina sembrano trine ricamate e i pettirossi sui rami sembrano anch'essi lavori ad ago...
Tutta questa lunga digressione per dire che le uniche stanze dove le tende si rendevano veramente necessarie erano i bagni. Quelle per il bagno al primo piano sono ancora in fase di lavorazione (eh... si, purtoppo io e mamma abbiamo parecchi incompiuti oltre che ricami decennali con tanto di compleanni :-), ma quella per la finestra del bagno a piano terra è stata una scelta veramente dura.
Ho scartato subito l'idea di acquistarne una già fatta per le dimensioni della finestra, volevo poi qualcosa che non impedisse totalmente la vista all'esterno, che fosse in accordo con lo stile e la tonalità calda della stanza, che non fosse troppo seriosa e banale...
Poi finalmente su un giornale (non ricordo se RicAmare o Le idee di Susanna) trovo la folgorazione: una tovaglia con un volo di farfalle da ricamare a punto passato! Devo dire che sulla tovaglia (mi pare azzurra) queste farfalline bianche non rendevano molto, ma l'idea di vederle in verticale su una tenda, quasi come se davvero stessero uscendo dalla mia finestra, con tutto il verde che circonda la nostra casa e ricamate in diversi toni dello stesso colore mi ha folgorato... Ed ecco le foto del risultato!!!